lunedì 27 luglio 2015

Evita Peron: l'indignazione dinanzi all'ingiustizia.


A soli 33 anni, il 26 luglio 1952 e stroncata da un tumore, muore Evita Peron.
Una grande donna, l'ultima di cinque figli illegittimi di un piccolo proprietario terriero e della sua cuoca e amante; abbandonata dal padre in tenera eta', Evita crebbe con la madre (che si reinvento' come sarta con l'unico oggetto che possedeva: una macchina da cucire Singer) e i fratelli a Los Toldos in via Francia...attualmente rinominata Eva Peron e la sua casa e' diventata un museo.
Eva e' costretta ad affrontare sin dai primi anni la durezza della vita a causa delle acri discriminazioni per la sua condizione di figlia illegittima, essa stessa scoprira' dinanzi alla bara paterna "un sentimento fondamentale che mi domina completamente lo spirito e la volonta': questo sentimento e' l'indignazione dinanzi all'ingiustizia".
Sui banchi di scuola Evita scopre il suo estro artistico attraverso la recitazione, assecondato dalla madre.
Evita incomincia con la radio e presto raggiunge il palcoscenico teatrale, si afferma come annunciatrice e attrice di soap opera. E poi riprende con successo la carriera radiofonica e lavora in due film.
Evita si emancipa e raggiunge  l'agiatezza economica.
Nel 1944 conosce Juan Peron in un momento di difficile traformazione economica per il paese argentino, a motivo della rivoluzione industriale i contadini lasciano le campagne per tentare maggiore fortuna nelle citta'; anche i negri e le donne si inseriscono nel vortice rivoluzionario. 
Al nepotismo permeato di corruzione del Governo segue un colpo di stato e il colonnello Juan Peron prende il potere.
Peron viene imprigionato, seguono mesi difficili ed Evita ha i nervi a pezzi.
Coronano il loro sogno d'amore ed Evita, terminata ormai la carriera artistica, intraprende quella politica battendosi per l'uguaglianza di entrambi i sessi e fonda il Partito Peronista Femminile; inoltre si preoccupa per i diritti dei lavoratori.
Ella stessa afferma "Sono il ponte che collega Peron con il popolo. Attraversatemi.".
Folle immense e commoventi aspettano Evita e Peron durante i loro viaggi di rappresentanza.
Evita  si batte per  i poveri e le donne, occupandosi anche di migliorare le condizioni di vita dei bimbi, degli anziani e delle ragazze madri. 
Realizza ospedali, scuole per infermiere, laboratori di igiene e profilassi per debellare pure la tubercolosi, malaria, lebbra e sifilide; case di cura per anziani, costruzione di case popolari, mense scolastiche e scuole.
 Il popolo vuole evita come vicepresidente accanto a Peron, la gente la acclama! Ella non demorde nonostante da pochi mesi lotti contro un tumore all'utero. Evita alla radio declina con affetto verso il suo popolo l'invito dicendo "Ho solo una ambizione personale...che di me si dica questo "c'era al fianco di Peron una donna ...e che il popolo la chiamava con amore Evita".

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