venerdì 31 luglio 2015

La luna blu.

Oggi la "luna blu", non tanto per il colore, bensi' per il reiterarsi del fenomeno della luna piena: due volte nello stesso mese!
Ed e' obbligo stanotte godersi lo spettacolo, sara' illuminata dal satellite.
La prossima volta accadrà a gennaio 2018, precisamente all'inizio e alla fine del mese.
Il plenilunio influisce scientificamente sulle grandi masse d'acqua generando influssi benefici all'agricoltura e anche al liquido amniotico delle donne in gravidanza facilitandone la rottura e portandole al momento del parto.
Essa influisce anche sul ciclo circadiano (sonno-veglia) di animali e bimbi avendo piu'    spiccata sensibilita' e rendendoli alle volte piu' nervosetti.

giovedì 30 luglio 2015

Emily Bronte: originale, indipendente e creativa.

Emily Bronte, la grande scrittrice vittoriana, innamorata  della solitudine, spirito libero, originale, razionale e tormentato, piena di adamantina volontà e si sentiva a suo agio soltanto sulle colline coperte di erica.



Faceva il pane e cucinava; ma dopo le nove di sera sedeva in salotto discutendo degli intrecci narrativi con le sorelle Charlotte e Anne per intessere "la tela romanzesca" di ciò che avrebbero scritto.
Il papà, sacerdote, portò un giorno a casa dei soldatini ai fratelli, che le tre giovani sorelle tramutarono nella loro fantasia letteraria in giovanotti!
Nel 1846 veniva pubblicato "Poems" opera di tutte e tre le sorelle seppure mostratesi con uno pseudonimo e nel 1847 Emily faceva pubblicare la sua grande creatura letteraria intitolata "Cime tempestose",





 un'opera originale e tormentata come lei e che suscitò per queste caratteristiche scalpore! Ricca di significati simbolici che creano una suspence mista di tensione e ansia per l'attesa e la curiosità del finale. Un libro soffuso di sensazioni forti ed inquietanti. Laurence Olivier nel 1939 fu il protagonista del romanzo portato al cinema!
A ventinove anni purtroppo Emily si ammalava di tifo, diventava magra, pallida ed emaciata; il raffreddore e la tosse erano ostinati e il fiato spesso le veniva a meno facendo divenire ogni movimento faticoso e dolori al petto e ai fianchi tormentavano il suo debole fisico.
Con ostinato coraggio rifiutava l'intervento del medico e l'assunzione di farmaci. Solo in fase estrema ovvero nelle ultime ore di vita disse alla sorella Charlotte che avrebbe accettato le cure: quella mattina era il 2 dicembre 1848, si alzò con fatica, si vestì e proseguì nel suo cucito, ma all'improvviso le forze le vennero a meno e la morte la avvolse violentemente prendendo il sopravvento.
La sorella Charlotte, seppure rimasta scioccata per tutta la sua esistenza, scriveva :" ...L'angoscia di vederla soffrire è passata, lo spettacolo delle pene della morte è finito. Non è più necessario tremare per la dura terra gelata e per il vento pungente. Emily non li sente.".
 

mercoledì 29 luglio 2015

Che bella passeggiata!

Le condizioni difficili del dopoguerra inducono l'autore Thomas Mann ad una sostanziale revisione della societa' borghese europea che deve ormai tener conto delle perverse tendenze distruttive mostrate dalla gran parte della cosiddetta umanita' civilizzata.

"La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l'intenzione di arrivarci in buona salute e con un corpo attraente e ben curato, piuttosto deliziarsi in vita 
con cioccolato in una mano ed un bicchiere di vino nell'altra,
arrivarci con il corpo stanco morto, completamente consunto e gridando..."Che bella passeggiata!" ".

martedì 28 luglio 2015

Il companaticum.

Il companatico, un rituale antico, il bisogno di sfamarsi, indica il corpo di Cristo simbolicamente e viene contemplato nell'ultima cena di Cristo e reiterato nella Santa Messa.
Ma come è nato un simile alimento? Chi lo ha introdotto?
Da queste due semplici curiosità nasce il breve excursus... 


Il pane era già noto al nostro precedessore, l' homo erectus, che lo preparava macinando i cereali fra due pietre mescolando poi con l'acqua e la cottura avveniva su pietra rovente.




Agli antichi egizi il privilegio di aver scoperto la fermentazione: l'impasto veniva lasciato esposto all'aria e cotto il giorno dopo! Il pane ottenuto risultava così più soffice e flagrante ed era sinonimo di ricchezza.



Agli antichi greci dobbiamo l'arte della panificazione, ne producevano piu' di settanta qualita' aggiungendo alla ricetta base ingredienti come latte, olio, formaggio, erbe aromatiche e miele! E furono i primi a preparare il pane di notte.

lunedì 27 luglio 2015

Evita Peron: l'indignazione dinanzi all'ingiustizia.


A soli 33 anni, il 26 luglio 1952 e stroncata da un tumore, muore Evita Peron.
Una grande donna, l'ultima di cinque figli illegittimi di un piccolo proprietario terriero e della sua cuoca e amante; abbandonata dal padre in tenera eta', Evita crebbe con la madre (che si reinvento' come sarta con l'unico oggetto che possedeva: una macchina da cucire Singer) e i fratelli a Los Toldos in via Francia...attualmente rinominata Eva Peron e la sua casa e' diventata un museo.
Eva e' costretta ad affrontare sin dai primi anni la durezza della vita a causa delle acri discriminazioni per la sua condizione di figlia illegittima, essa stessa scoprira' dinanzi alla bara paterna "un sentimento fondamentale che mi domina completamente lo spirito e la volonta': questo sentimento e' l'indignazione dinanzi all'ingiustizia".
Sui banchi di scuola Evita scopre il suo estro artistico attraverso la recitazione, assecondato dalla madre.
Evita incomincia con la radio e presto raggiunge il palcoscenico teatrale, si afferma come annunciatrice e attrice di soap opera. E poi riprende con successo la carriera radiofonica e lavora in due film.
Evita si emancipa e raggiunge  l'agiatezza economica.
Nel 1944 conosce Juan Peron in un momento di difficile traformazione economica per il paese argentino, a motivo della rivoluzione industriale i contadini lasciano le campagne per tentare maggiore fortuna nelle citta'; anche i negri e le donne si inseriscono nel vortice rivoluzionario. 
Al nepotismo permeato di corruzione del Governo segue un colpo di stato e il colonnello Juan Peron prende il potere.
Peron viene imprigionato, seguono mesi difficili ed Evita ha i nervi a pezzi.
Coronano il loro sogno d'amore ed Evita, terminata ormai la carriera artistica, intraprende quella politica battendosi per l'uguaglianza di entrambi i sessi e fonda il Partito Peronista Femminile; inoltre si preoccupa per i diritti dei lavoratori.
Ella stessa afferma "Sono il ponte che collega Peron con il popolo. Attraversatemi.".
Folle immense e commoventi aspettano Evita e Peron durante i loro viaggi di rappresentanza.
Evita  si batte per  i poveri e le donne, occupandosi anche di migliorare le condizioni di vita dei bimbi, degli anziani e delle ragazze madri. 
Realizza ospedali, scuole per infermiere, laboratori di igiene e profilassi per debellare pure la tubercolosi, malaria, lebbra e sifilide; case di cura per anziani, costruzione di case popolari, mense scolastiche e scuole.
 Il popolo vuole evita come vicepresidente accanto a Peron, la gente la acclama! Ella non demorde nonostante da pochi mesi lotti contro un tumore all'utero. Evita alla radio declina con affetto verso il suo popolo l'invito dicendo "Ho solo una ambizione personale...che di me si dica questo "c'era al fianco di Peron una donna ...e che il popolo la chiamava con amore Evita".

L'effige marmorea.

Da come si evince dalla traduzione in latino, la Chiesa di San Lorenzo fu la prima parrocchia della zona...si menziona infatti l'arciprete.
La Chiesa fu riaperta al culto dei suoi fedeli e nell'occasione l'altare fu consacrato alla Madonna, a San Lorenzo e a Santa Caterina.
Tale effige marmorea e dipinta si trova sopra alla porta secondaria della Chiesa. 

sabato 25 luglio 2015

La fiera del monte.















Momenti memorabili della suggestiva Fiera millenaria che si tiene la terza domenica di ogni anno sul monte, come lo chiamano gli autoctoni, ovvero sul colle di San Lorenzo: i bivacchi, le bancherelle colorate, i cavalli e tra i trattori si distingue il Landini...quando lo avviano, il rombo del suo motore si avverte fino in paese!!!
Oltre a Dante Alighieri anche il celebre soprano greco, Maria Callas, prese parte alla Fiera...come si nota dalla penultima foto!!!!!!!

Storia della Chiesa di San Lorenzo.

La Chiesa di San Lorenzo sorge col suo convento sul colle omonimo "là , dove il Trentino / Pastore, e quel di Brescia, e, 'l Veronese / Segnar potria, se fesse quel cammino" (Canto XX dell'Inferno di Dante Alighieri) e immersa nel verde bucolico di vigne ed ulivi.
Dante Alighieri, ospite nel feudo scaligero di Cavalcaselle e durante il primo soggiorno, visitò la fiera dei pastori (a cui dedicò una terzina) secondo l'interpretazione del prof Giorgio Vandelli - esperto storico locale. 
La fiera riveste tradizioni millenarie rievocando la transumanza dei pastori che, dalle montagne, ritornavano alle dolci pianure attraversando il Mincio e soggiornavano in tende proprio sul colle di San Lorenzo per il riposo di alcuni giorni e rifocillati dalle pietanze dei contadini di zona.
Ancora oggi, la terza domenica del mese di novembre e per circa tre giorni (dal sabato al lunedì), si festeggia questo momento rievocando la fiera con bivacchi, bancarelle (alcune di esse propongono prodotti locali) e ristorantini che offrono i piatti tipici della zona...celebri e idilliaci il cotechino con la pearà, polenta e baccalà e il risotto al tasta sal dell'alpino Marai e di tutta la sua equipe!!!
Il complesso di San Lorenzo risale al XV secolo ed era di proprietà del marchese Mariotto da Monte (originario di Monte San Savino - Arezzo-), che ottenne il possesso di tutte le terre del paese di Cavalcaselle per i servigi resi alla Serenissima; egli il 13 maggio 1470 donò con atto notarile la Chiesa e il suo convento annesso all'ordine dei Servi di Maria dell'Osservanza.
La Chiesa fu pertanta dedicata al culto della Madonna.
Dopo il 1653 la Chiesa passò di proprietà al marchese Antonio Maffei, fu semidistrutta nel 1667 e riedificata nel 1694.
Fu poi acquistata all'asta nell'Ottocento dal signor Gaetano Tiolo e passò in asse ereditario alla figlia Giulia che sposò il conte Sigismondo Del Medico -nobile di Novellaro, signore di Pisa, Massa e Carrara-, essi adebirono la Chiesa ad ospedale militare durante la prima guerra mondiale e la ridonarono al culto il 20 novembre 1922 come si evince dalla lapide marmorea posta di fianco all'ingresso.
Succedettero nella proprietà le sorelle, nobildonne, Lucia e Chiarina Del Medico; attualmente di proprietà della nobile famiglia Trebbi (il figlio Italo Maria e la nipote Stefania Maria della contessa Chiarina Del Medico).
Le condizioni attuali del complesso di San Lorenzo sono di estrema sofferenza a causa di furti ripetuti e recenti incendi che l'hanno deturpato.